Donne che coltivano la terra

Anna Rita Falanga con i suoi asini sardi ad Alvignano un piccolo centro nella provincia di Caserta. Quello che era uno dei principali mezzi di trasporto, con l’avvento della motorizzazione di massa, rischia l’estinzione. Per fortuna lo stato italiano ha creato delle leggi per incentivare l’allevamento di questo nobile ed economico animale. © Angelo Casteltrione
Metti dodici donne che si sono reinventate contadine, aggiungi due fotografi e il risultato di questo incredibile mix è la mostra fotografica Donne di Terra inserita nella rassegna “Parete Bianca” organizzata da “Parole Alate” e allocata nella settecentesca Villa Signorini a Ercolano, in provincia di Napoli.

Libera Feola con le sue albicocche “boccuccia liscia” a Somma Vesuviana. Le albicocche del territorio vesuviano sono sempre state considerate prelibate. Esempio massimo di biodiversità, sono state studiate e classificate nell’immediato dopoguerra dall’Università di Agraria di Portici. Addirittura in un solo comune si potevano trovare più di venti varietà. Spesso avevano il nome del casale della famiglia dove erano allocati gli alberi. © Alessandra Basile
Angelo Casteltrione e Alessandra Basile sono i fotografi che hanno catturato i momenti della quotidianità di dodici donne contadine che in alcuni casi hanno lasciato la loro laurea nel cassetto per vivere una nuova dimensione ecologista per ritrovare antichi valori ormai sopiti.

Maria Luisa Squitieri con i suoi pomodori rossi San Marzano. Utilizzato soprattutto per la lavorazione come pelato e l’inscatolamento, il pomodoro San Marzano ha ultimamente ricevuto il riconoscimento della Dop. ©Alessandra Basile
L’idea di questa mostra è venuta quasi per caso. Alcune delle protagoniste volevano creare qualcosa che veicolasse il messaggio della terra fonte di vita e anche di reddito. Pensarono a un calendario, ma una volta inserite le parole “donne” e “contadine” in un noto motore di ricerca quello che ne venne fuori gli fece capire che era necessario fare qualcosa per sgombrare il campo da alcuni stereotipi che avvolgono la figura della donna e della sua partecipazione alla vita nei campi.

Doris Formisano con la piccola Sofie mentre raccoglie erbe aromatiche. La riscoperta delle antiche tradizioni contadine, passa per l’utilizzo delle erbe aromatiche sia in cucina che come prodotto di bellezza. In alcuni casi possono essere anche curative. © Angelo Casteltrione
Angelo Casteltrione e Alessandra Basile sono stati gli interpreti di questa loro necessità. Fotografo di lungo corso il primo, architetto con l’amore per la terra e la fotografia, la seconda. Impegnati per molti mesi in questo progetto che ha coinvolto donne lontane da loro sia geograficamente sia come background, Angelo e Alessandra hanno interpretato secondo i loro canoni l’amore verso la terra di queste giovani donne campane. Il risultato è stato un calendario gettonatissimo e una mostra che da Ercolano spiccherà il volo verso altre località. A tenere banco nelle belle foto a colori, oltre alla elegante bellezza delle ragazze ritratte, anche i prodotti della terra o gli animali allevati con amore.
Donne di Terra: 12 esperienze di resistenza contadina in Campania
Parole Alate
Villa Signorini via Roma 43 Ercolano NA
Vernissage: 23 Novembre 2017 ore 20.30
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